Gonorrea: cos'è, come si contrae, rimedi e prevenzione
- Cos'è la gonorrea
- Cause della gonorrea: come si contrae
- Prevenzione della gonorrea
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Sintomi della gonorrea
- Gonorrea nell'uomo
- Gonorrea nella donna
- Gonorrea anale
- Gonorrea orale
- Gonorrea asintomatica
- Esami gonorrea: come avviene la diagnosi
- Cura della gonorrea
- Possibili complicanze
La gonorrea o blenorragia è un’infezione sessualmente trasmissibile (Ist) causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae. È comunemente nominata “scolo”, termine che si riferisce al principale sintomo, ossia le perdite uretrali. La metà di tutti i casi di gonorrea si registra nei maschi che hanno rapporti con altri maschi, mentre più di un terzo dei casi nei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni[1].
Se non viene adeguatamente curata, sia nelle donne che negli uomini, può causare sterilità o infertilità. La gonorrea, inoltre, aumenta la probabilità di infettarsi con il virus dell’HIV e si può prendere nuovamente anche se ci si è già infettati e curati in passato.
In questo articolo scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla gonorrea. Cos’è, come si previene, come si trasmette e quali sono le sue cause, ma anche i primi sintomi, il decorso e la cura di questa malattia.
Cos'è la gonorrea
La gonorrea è una tra le infezioni sessualmente trasmesse più diffuse a livello mondiale, dopo la clamidia e subito prima della sifilide.
A differenza dell’epatite B, che è una patologia virale, la gonorrea è causata da un batterio, Neisseria gonorrhoeae, in grado di infettare le vie uretrali nell’uomo e le vie uro-genitali nella donna. Per crescere e riprodursi, questo batterio necessita di un ambiente caldo e umido e gli organi genitali femminili e l’uretra (sia nella donna che nell’uomo) sono l’ambiente ideale. L’infezione può però svilupparsi anche in altre sedi: bocca, gola, occhi e retto.
Cause della gonorrea: come si contrae
La gonorrea si contrae attraverso tutti i tipi di rapporti sessuali (vaginali, anali e orali) non protetti da preservativo con persona infetta.
La trasmissione può anche avvenire dalla madre infetta al nascituro al momento del parto.
Prevenzione della gonorrea
Per prevenire l’infezione da gonorrea è necessario proteggersi adeguatamente in caso di rapporti sessuali occasionali ed evitare possibilmente rapporti con partner infetti. Si raccomanda il corretto uso del preservativo, l’unica forma di profilassi che garantisce rapporti protetti dalla potenziale trasmissione del virus.
È importante rivolgersi subito a un medico di fiducia se si ha il dubbio di essersi infettati. Se è stata diagnosticata la gonorrea, è necessario evitare rapporti sessuali fino alla fine della terapia. In Italia, lo screening di routine per la gonorrea non è raccomandato nelle donne in gravidanza, ma deve essere offerto alle donne a rischio di infezione, ossia di età inferiore ai 25 anni e sessualmente attive, a coloro che hanno più partner o con pregressi episodi di gonorrea o Ist, e, infine, a quelle provenienti da aree con alta prevalenza della malattia.
Sintomi della gonorrea
Si stima che più del 50% delle donne e circa il 20% degli uomini infetti siano asintomatici[2]. Quando i sintomi della gonorrea si presentano sono generalmente lievi, difficilmente distinguibili da altre infezioni che interessano vagina o vescica, e compaiono dopo 1-7 giorni dall’infezione.
Il principale sintomo consiste in dolore e prurito a livello genitale. Negli adulti, si può avere una congiuntivite dovuta a contaminazione accidentale attraverso le mani infette. Una rara complicanza della gonorrea che può interessare entrambi i sessi è l’infezione gonococcica disseminata, caratterizzata da dolore articolare, eruzioni cutanee, dolore muscolare, infiammazione dei tendini, endocardite e meningite.
Nonostante le manifestazioni cliniche spesso appaiano in forma lieve, se ignorate, le complicazioni possono essere anche molto serie, e portare all’infertilità. In un caso su tre, contemporaneamente alla gonorrea, si può contrarre anche la clamidia. Inoltre, le persone affette da gonorrea hanno una probabilità maggiore, rispetto a chi non ha la gonorrea, di trasmettere e/o contrarre l’HIV.
Gonorrea nell’uomo
Nell’uomo la gonorrea si manifesta in forma di uretrite con secrezioni abbondanti, dense e di colore giallo-verdastro, bruciori e difficoltà a urinare. Talvolta può essere riscontrato dolore o gonfiore ai testicoli.
Gonorrea nella donna
Nella donna la gonorrea si manifesta in forma di bruciore durante la minzione e difficoltà a urinare, ma anche con secrezioni vaginali e perdite di sangue tra un ciclo mestruale e l’altro, dolore durante o dopo i rapporti sessuali e prurito vaginale.
Una donna che contrae la gonorrea in gravidanza può, durante il parto, trasmettere al nascituro l’infezione provocando nell'infante una congiuntivite neonatale. Fortunatamente, la congiuntivite neonatale è praticamente scomparsa nei Paesi industrializzati grazie alla profilassi antibiotica che viene eseguita di routine alla nascita.
Gonorrea anale
Se trasmessa attraverso un rapporto anale, la gonorrea è frequentemente asintomatica.
In alcuni casi, sia donne che uomini possono sviluppare tra i sintomi una proctite sintomatica, vale a dire dolore anale con secrezioni dense purulente e sanguinamento, prurito anale e movimenti intestinali dolorosi.
Gonorrea orale
Se trasmessa attraverso un rapporto orale, dunque per bocca, si parla di gonorrea orale. In questo caso il batterio può infettare la gola e provocare una faringite, in entrambi i sessi. Tuttavia, nel 99% dei casi l’infezione orale è asintomatica[3].
Gonorrea asintomatica
Come abbiamo anticipato in precedenza, si stima che per oltre il 50% delle donne e circa il 20% degli uomini la gonorrea sia asintomatica[4]. Nonostante le manifestazioni cliniche possano essere lievi o assenti, le complicazioni possono essere molto serie.
Esami gonorrea: come avviene la diagnosi
Per una corretta diagnosi di gonorrea è necessario, per entrambi i sessi, sottoporsi a esame microscopico con colorazione di Gram, attraverso la coltura o mediante test di laboratorio molecolari basati sull’amplificazione degli acidi nucleici (Naat).
Gli esami possono essere eseguiti su tampone uretrale nell’uomo e cervicale o vaginale nella donna, oppure per entrambi i sessi su tampone rettale, faringeo o su campione di urina. L’esame colturale con l’antibiogramma permette di valutare la sensibilità e la resistenza del batterio agli antibiotici.
In alternativa, se il soggetto presenta i sintomi di un’infezione disseminata, si può eseguire esame del sangue o test su liquido sinoviale. È bene sottoporsi al test dopo circa 2-5 giorni da un rapporto sessuale non protetto. In caso di positività al test per la gonorrea, è necessario che tutti i partner sessuali vengano testati per questa infezione.
Cura della gonorrea
La gonorrea è un’infezione batterica e come tale può essere efficacemente trattata con degli antibiotici specifici, come ceftriaxone o cefixima più azitromicina, dietro prescrizione medica.
I pazienti devono astenersi dall’attività sessuale fino al completamento del trattamento, per evitare di infettare i partner sessuali, che a loro volta devono essere testati per gonorrea e altre Ist. È bene sapere che, sebbene la medicina fermi l'infezione, la cura della gonorrea non annullerà i danni permanenti causati dalla malattia.
C’è da dire che la massiccia diffusione di nuovi ceppi farmaco-resistenti sta rendendo le cure sempre meno efficaci. Per questo motivo, la scelta del farmaco dovrebbe basarsi sul risultato dell’antibiogramma. Inoltre, in caso di donne in gravidanza, alcuni farmaci non possono essere utilizzati.
Possibili complicanze
Se non trattata, la gonorrea può progredire causando serie complicanze. Nelle donne, la gonorrea può diffondersi dalla cervice al tratto riproduttivo superiore (utero e tube di Falloppio) causando la Malattia infiammatoria pelvica, che comprende diversi quadri clinici. Tra questi, endometrite, salpingite, annessite, febbre, dolore pelvico cronico, dolore durante o dopo i rapporti sessuali, ascessi interni, sterilità.
La gonorrea in gravidanza può causare rottura prematura delle membrane, ritardo di crescita intrauterina, corionamnionite, parto pretermine e può essere trasmessa al nascituro al momento del parto. L’epididimite, invece, è una delle complicanze tipiche dell’uomo. Si manifesta con infiammazione acuta dell’epididimo (piccolo organo deputato al trasporto degli spermatozoi dal testicolo), che generalmente comporta dolore scrotale monolaterale e gonfiore. Se non trattata, l’infiammazione dell’epididimo e dei testicoli può portare all’infertilità. In entrambi i sessi, l’infezione da gonorrea può estendersi alle articolazioni, ai muscoli, ai tendini, al cuore e al cervello.
Le informazioni qui riportare hanno esclusivamente scopo informativo e in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento.
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Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.
Se si hanno dubbi o quesiti sull’argomento è necessario consultare il proprio medico.
[1] https://www.epicentro.iss.it/ist/pdf/vol.10_le-infezioni-sessualmente-trasmesse_suligoi-salfa.pdf p.29
[2] https://www.epicentro.iss.it/gonorrea/
[3] https://www.epicentro.iss.it/ist/pdf/vol.10_le-infezioni-sessualmente-trasmesse_suligoi-salfa.pdf p.30
[4] https://www.epicentro.iss.it/ist/pdf/vol.10_le-infezioni-sessualmente-trasmesse_suligoi-salfa.pdf p.29